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Eraclea Minoa
Situati all'inizio di Capo Bianco, i resti della città greca di Eraclea Minoa occupano un luogo magnifico sul bordo di una collina solitaria sul mare. Ai suoi piedi, la costa apre nella lunga e bianchissima spiaggia di Capo Bianco, coronata da una bella pineta. Prima di giungere agli scavi, sulla destra, le bianche "dune" di roccia (la marna, una miscela di argilla e calcare "pulita" dai fenomeni di erosione) modellata dal vento richiamano la parete che chiude il Capo ad est.
La città selinuntina - Minoa è molto probabilmente il nome più antico. La leggenda lo collega al re cretese Minosse che, secondo una tradizione tardiva, avrebbe inseguito Dedalo fin in Sicilia per punirlo del fatto di aver aiutato Arianna e Teseo ad orientarsi nel labirinto. Minosse sarebbe stato ucciso proprio in questi luoghi dal re sicano Caos presso cui Dedalo si era rifugiato Il regno di Cocalo era in effetti situato lungo le rive del fiume Platani con capitale Camico, oggi identificata da alcuni con l'odierna Sant'Angelo Muxaro da altri con Caltabellotta (per ulteriori notizie su Dedalo si veda anche Monte KRONIO).
La città venne probabilmente fondata nel VI sec. a. C. da coloni greci di Selinunte. L'aggiunta di Eraclea al nome è opera forse di un successivo afflusso di Greci. Passata nelle mani dei Romani nel III sec. a.C. venne coinvolta in una serie di guerre e venne progressivamente abbandonata. Nel I sec. d.C. la città non è più abitata.
in Sicilia
Sciacca da Sapere
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