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Reperti Archelogici Subacquei Coda della Volpe
A poco piu di 80 metri dalla riva di Sciacca si trova un ampia area archeologica subacque dove negli anni 90 vi fu il rinvenimento dei resti di una grande nave da guerra, naufragata con esattezza nella zona di Coda di Volpe. La prima segnalazione a cura di uno storico circolo nautico locale attivò il recupero dei primi due cannoni di bronzo rinvenuti presso il sito sottomarino. Ma in quella prima fase operativa non ci si era resi conto della presenza di una ampia zona arceologica marina dove insisteva celata dal fondale sabbioso una intera nave romana, si pensò piuttosto a singoli reperti gettati in mare, o da un'imbarcazione in transito o dalla terraferma, dall'alto della imponente scogliera delle Terme di Sciacca. Sicuramente nessuno ad una prima analisi dei fatti e dei luoghi pensò che la zona costiera dell'antico caricatore per il grano, risultava sicuramente coinvolta in antiche vicende belliche marinare. Cronache storiche riportano infattiun episodio in particolare.
Nel 1642 due velieri inglesi - il San Martino ed il Tre Re, attraccati a Sciacca per caricare il frumento convogliato a Sciacca da tutte le cotivazioni dell'entro terra siciliano - furono attaccati da navi da guerra francesi, messe in fuga senza danni dai cannoni messi a difesa della città. Nel 1650, durante la festa religiosa di S. Maria del Giglio, le cronache storiche riportano che fossero stati lanciati da Sciacca fuochi pirotecnici di una intensità tale da indurre due navi britanniche in transito a ritenersi sotto tiro dalla terra ferma e a sparare cinque colpi sulla folla saccense.
Per non aver prodotto danni - secondo alcuni a causa della protezione del manto della Madonna intravisto in cielo - le palle di ferro vennero incastonate in ricordo del miracolo nel portale della relativa chiesa, ove ancor oggi si trovano.
Reperti Archeologici sottomarini
Sciacca da Sapere
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